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Rogo doloso del bus, interrogatori

Rogo doloso del bus, interrogatori

I carabinieri cercano colpevole e movente, ragazzo sentito per ore

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CONCORDIA. Le indagini dei carabinieri sul rogo doloso che ha distrutto un autobus di proprietà di Seta lunedì all’alba proseguono serrate.

In paese si dice che i militari già lunedì abbiano a lungo interrogato il giovane concordiese che per primo ha dato l’allarme, segnalando la colonna di fumo nel piazzale della stazione. In caserma è stato anche un altro concordiese adottivo, titolare della ditta che ha vinto l’appalto di Hera per la linea che chiude all’autostazione a Concordia. Ma i mezzi non sono di sua proprietà, in quanto mesi a disposizione dall’azienda di trasporti. quello andato bricuato era fermo da ore all’autostazione, per cui stavolta, a differenza di febbraio dove era stata accreditata, l’ipotesi del corto circuito proprio non regge.

Il fatto è che, hanno spiegato i vigili del fuoco, sul posto non sono state trovate tracce di innesco. Posto peraltro infelice, in un’area in stato di evidente degrado: non ci sono sistemi di sicurezza, telecamere, illuminazione, e questo a dispetto del valore economico dei bus che restano incustoditi all’aperto. Insomma, chi ha appiccato l’incendio non voleva farne uno spettacolo. Voleva solo vendicare qualcosa.