Gazzetta di Modena

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Si indaga anche sui canali internazionali

Si indaga anche sui canali internazionali

Il procuratore Zincani: «Caccia senza tregua agli autori del colpo, seguendo tutte le strade»

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«Siamo di fronte a un furto mirato, portato a termine da persone determinate e professionalmente abili. Sono aperte tutte le ipotesi: per questo motivo sono scesi in campo i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio, i militari specializzati in questi colpi su commissione e che affiancheranno la polizia nelle ricerche della tela del Guercino con le loro tecniche e la loro grande banca dati specifica». Così il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, rientrato ieri dalle ferie estive e ovviamente da giorni informato sul colpo grosso. «Si tratta di un furto compiuto da professionisti altamente specializzati - ha spiegato - e per questo occorre conoscere attentamente questi circuiti internazionali. Non è un furto comune, ma gli uomini del Nucleo di tutela sono a loro volta dei professionisti in questo campo». Zincani, che allo stato attuale non rivela se qualcosa sia emerso dai controlli sui filmati e in chiesa, garantisce: «Tutti i canali sono stati attivati». Sul fronte delle indagini locali le immagini di tutte le telecamere sono state acquisite e ora si stanno valutando i fotogrammi, così come si sta cercando l’ago nel pagliaio delle telefonate in centro storico. E si spera che qualche “occhio” sia finito su un mezzo capace di trasportare la tela di circa tre metri per due di grandezza, che si ritiene essere stata spostata con l'intera cornice, dal momento che un taglio e un arrotolamento avrebbero danneggiato il dipinto stesso, un delicato olio su tela. Ma tutte le piste restano aperte, compresa l'ipotesi che il quadro del Guercino si trovi magari non lontano, ben nascosto in attesa che le acque si calmino.

Lo stesso Zincani ha sottolineato come opere di questo genere, cioè catalogate e difficilmente piazzabili sul mercato, siano state tenute nascoste nei caveaux per lungo tempo, per venti, trenta, cinquant’anni, per far “dimenticare” il furto e per riapparire poi in qualche collezione privata o in qualche museo. L'ipotesi peggiore però riguarda lo smembramento. Non di rado, infatti, opere quadri di grandi dimensioni vengono fatti a pezzi e rivendute a singoli privati, in modo da risultare più difficilmente identificabili. Caccia ai ladri dunque. Si indaga su persone, su enti, su chi in qualche modo aveva a che fare con la tela del Guercino per omissioni, negligenze, colpe di qualsiasi tipo? Zincani ha affermato che le indagini ora sono tutte concentrate sulla cattura dei ladri.