Gazzetta di Modena

Modena

Cavazzona, un’osteria per la qualità

di Paride Rabitti
Cavazzona, un’osteria per la qualità

Nell’antica bastìa della via Emilia un locale raffinato che propone ricette tipiche con rivisitazione

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CASTELFRANCO. Osteria della Cavazzona, nella frazione di Castelfranco, sulla leggendaria Statale 9, ultimo baluardo della cucina tradizionale modenese al confine con Bologna. Una terra di mezzo tra Geminiani e Petroniani, dove le culture si mescolano e i tortellini trovano la loro patria in un compromesso storico tra l'eterna diatriba sulla paternità di questa squisita minestra ripiena. Locale situato nell'antica “Bastia” del Palazzo della posta del '700 recentemente ristrutturato, all'interno l'ambiente è moderno e accogliente con soffitti alti, circa quaranta posti con tavoli ben separati l'uno dall'altro e altrettanti posti nella graziosa veranda estiva, incastonata nella corte interna. La cucina è tradizionale e di qualità con alcune rivisitazioni in chiave moderna, governata da Marco Messori, giovane e talentuoso Chef con esperienze di lustro in storici ristoranti modenesi tra cui anche il ristorate Fini, e l'Antica Moka. Figlio di una famiglia di pasticcieri, Marco ha frequentato la scuola alberghiera di Serramazzoni, uscendone diplomato in pasticceria e cucina europea. La filosofia del locale è quella seguire le radici, il territorio e la stagionalità degli alimenti, preparando tutto in cucina, dal pane e grissini, alla pasta fatta in casa, fino ai dolci. Lo staff è professionalmente molto preparato gentile e disponibile, molto interessante il soppalco, nel quale ci si può accomodare, lontano dai tavoli del ristorante, a degustare una selezione dei migliori Rum, grappe e distillati, proponendo in questo modo una serata alternativa, senza necessariamente andare a cena. Parcheggio comodo adiacente ai portici del Palazzo sulla Via Emilia, il rapporto qualità prezzo è ottimo, difficilmente si superano i 40 euro bevande incluse.