Anziani soli e fragili: una mappa dei casi e un servizio di aiuto
Il Comune patrocina l’iniziativa “Pronto Assistenza Nonni” che offre trasporto, pranzo, momenti culturali e ludici
Si chiama Pronto Assistenza Nonno ed è il primo servizio presente sul territorio, garantito dalla cooperativa Scai con il patrocinio del Comune, che offre alle famiglie un’assistenza diurna con personale qualificato per persone anziane autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Il progetto nasce da un bisogno specifico espresso dal territorio: più famiglie hanno manifestato quest’esigenza e la cooperativa Scai l’ha realizzato a livello territoriale. Il servizio comprende il trasporto degli anziani da casa al Centro Mens Sana di via Gregorio Agnini, dove usufruiscono dei pasti grazie ad una convenzione con la Cir. Ci sono diverse fasce orarie con cui gli anziani possono partecipare al centro diurno come ad esempio, mezza, giornata – dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 - o giornata intera. Attualmente cinque anziani usufruiscono del tempo pieno nell’ambito di Pronto Assistenza Nonno.
«Mens Sana è studiato in ambienti colorati, dove gli anziani si sentono a casa e accolti come se andassero da un amico – spiega Ilario De Nittis, presidente della cooperativa Scai – Noi giochiamo insieme agli anziani e d’estate, realizziamo percorsi di fattoria didattica, facciamo gite all’oasi La francesa a Fossoli, per citare un esempio. Da giugno è partito inoltre un campo estivo per le persone più avanti negli anni. Ogni anziano ha un progetto individuale personalizzato. Il percorso si attiva con una chiamata e risponde alle nuove esigenze delle famiglie con flessibilità. Se una volta, infatti, si poteva fare una pianificazione a lungo termine, oggi molte persone vivono alla giornata, e non possono fare programmi rigidi. Non c’è un prezzo fisso per il servizio, per ogni situazione, ci basiamo sull’Isee». De Nittis pone l’accento anche sulla creazione di una white list delle associazioni che mettono a disposizione servizi nel campo dell’assistenza e affiancamento agli anziani.
«Si potrebbe creare questa lista, giudicata da personale esperto che può inserire feedback su www.carpidiem.it o su un opuscolo. – prosegue in modo chiaro Ilario De Nittis - Attualmente questo elenco non c’è a Carpi e la sua creazione potrebbe essere un servizio informativo importante. Questo servizio sarebbe un modo per avvicinare pubblico e privato». Anche il sindaco Alberto Bellelli ha posto più volte l’accento sulla necessità di una mappatura degli individui più fragili sul territorio per incrementare in modo capillare l’assistenza da parte del mondo del volontariato agli anziani e ai disabili. Questo progetto era scaturito come riflessione dall’assessorato alle politiche sociali tramite un’analisi di quanto è stato fatto subito dopo il terremoto a tutela delle categorie più bisognose d’aiuto.