Il Cristo unificatore di Buffagni voluto da San Giovanni Paolo II
MODENA. E' di Romano Buffagni "Cristo Unificatore dei Popoli" la scultura in bronzo-resina che papa Wojtyla volle, nel 1991, per la città di Czestocowa, in Polonia. Una grande statua che Giovanni...
MODENA. E' di Romano Buffagni "Cristo Unificatore dei Popoli" la scultura in bronzo-resina che papa Wojtyla volle, nel 1991, per la città di Czestocowa, in Polonia. Una grande statua che Giovanni Paolo II benedisse il 14 agosto di quell'anno entrando nella città polacca per le celebrazioni in occasione della "VI giornata mondiale della gioventù". Un'opera che "il Santo Padre ha molto apprezzato" si legge nella lettera che don Stanislao Dziwisz fece pervenire, un mese dopo, all'artista da Castel Gandolfo. Tutto nacque dalla visita del papa a Modena in giugno 1988, quando era vescovo della città Mons. Santo Quadri. La visita entusiasmò la comunità che sentì il bisogno di ringraziare il papa consegnandogli a Roma durante l'udienza dell'8 aprile 1989, come dono della diocesi di Modena, il bozzetto del monumento in bronzo, dal titolo "Cristo della Fratellanza dei Popoli", realizzato da Buffagni nel 1984 per ricordare la strage di Monchio, dove si trova collocato nel cimitero-sacrario. Un dono particolarmente gradito, tanto che il pontefice (lo riferisce in una lettera padre Gregorio dell'Abbazia di S. Pietro a Modena) avrebbe confidato ai suoi collaboratori "come starebbe bene questa statua anche nella mia Patria". Un desiderio avverato in poco tempo. Lo scultore modenese si rimise a lavorare e, modificando alcuni elementi minimi del progetto del monumento di Monchio, portò a compimento la nuova scultura di sei metri (100 centimetri in più rispetto a quella di Mochio) che Buffagni andò a collocare personalmente su un piedistallo di sei metri in cemento e granito nel viale Giovanni Paolo II a Czestochowa, la città che dista meno di un'ora da Cracovia, dove Wojtyla era stato orinato sacerdote. E' quanto ricorda con profonda emozione l'artista che conobbe nell'udienza di 25 anni fa il papa polacco, santificato con Giovanni XIIII domenica scorsa con una cerimonia cui ha assistito un numero strabiliante di fedeli.
Un'ottantina le opere pubbliche ("Inno alla vita" in viale Italia a Modena, Monumento ai caduti a Montese, Bomporto, Festà, Castellarano, Momumento alla medaglia d'oro di Pompeano, il monumento all'emigrante, cinque portali nonché tabernacoli in bronzo presso chiese della provincia di Teramo) di Buffagni che ora è alle prese con un nonumento dedicato a quanti fanno sacrificato sul lavoro la propria vita, l'integrità fisica e la salute. Troverà posto, entro dicembre, davanti alla Chiesa di Gesù Redentore, in via via Loenardo Da Vinci.