Verrini: «Nefrologia, che futuro?»
«Il rischio è che al Ramazzini ci sia un primario a mezzo servizio»
Il rischio di un depotenziamento del reparto di Nefrologia, denunciato la scorsa settimana dalla Gazzetta, ha scatenato reazioni da più parti. Tra coloro che, insieme alla consigliera Pdl Giuseppina Baggio, manifestano preoccupazione per il futuro del reparto dopo il pensionamento dell'attuale primario, Alberto Baraldi, c'è il candidato di Carpi Futura, Giorgio Verrini, urologo del Ramazzini. «Ci sono voci preoccupate che dicono che, al pensionamento dell'attuale Primario , dott. Baraldi, seguirà un cambiamento di gestione che di fatto sarà un colossale depotenziamento - dice Verrini - Avverrà cioè quanto è avvenuto per altre Unità Operative che sono dirette da “primari a scavalco”: bruttissimo termine per dire che ci sarà un Responsabile di Unità Operativa a mezzo servizio tra un ospedale ed un altro». Questo è un escamotage per risparmiare, ma si traduce in uno svantaggio per i pazienti e in Nefrologia, ricorda Verrini «vengono erogate circa 1.700 prestazioni in Day Service, per esempio monitoraggio degli esami bioumorali seguiti da visita specialistica...».