Casaro modenese muore a 44 anni sbandando in moto
Massimo Montanari era diretto dalla fidanzata: ha perso il controllo schiantandosi in un fossato
Schianto mortale sabato sera in via Argine Panzano. Aveva da poco salutato la fidanzata a Nonantola e si stava dirigendo da un parente il 45enne Massimo Montanari, modenese residente a Parma dal 2010, che sabato sera si è schiantato con la sua Ducati Monster in un fossato in via Argine Panzano a Gargallo, a poche decine di metri dal civico 40. Erano da poco passate le 21 quando tre pakistani che stavano camminando lungo il fosso di via Argine Panzano si sono accorti di una moto nel fosso e sono corsi alla casa più vicina per chiamare aiuto. L’abitazione era vuota ma gli stranieri hanno ritentato, suonando pochi metri più in là.
«Quando ho risposto io e il mio compagno stavamo facendo il bagno al bambino – commenta R. Z., residente vicino al luogo dell’incidente – a quel punto, visto che non si vedeva nulla, ho preso l’auto e acceso i fari. La scena che ci apparsa davanti è stata terribile: abbiamo notato il corpo senza vita riverso sul ciglio del fossato e la moto vicina. Purtroppo questa è una zona poco illuminata e probabilmente dopo avere affrontato la semicurva il 45enne ha perso il controllo della motocicletta».
Sul posto dopo l’incidente sono accorse due ambulanze del 118, la municipale che ha aperto un fascicolo trasmesso in Procura, i vigili del fuoco e le onoranze funebri per il recupero della salma, che ora si trova presso la Medicina Legale.
Dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, risulta che Montanari non indossasse casco e guanti al momento del ritrovamento. Tracce di sangue sono state ritrovate sul palo vicino al luogo dello schianto, così come sul ponte di cemento che sbuca dal fossato. Questo lascerebbe intuire che il motociclista deve avere compiuto qualche passo, prima di accasciarsi esanime al suolo. Sull’asfalto si scorge solo un piccolo segno di frenata, mentre sull’erba del fossato sono evidenti i segni dell’incidente. Probabilmente il motociclista non si aspettava la semicurva che improvvisamente ha dovuto affrontare in un tratto che fino a poco prima sembrava rettilineo. Massimo Montanari, originario di Villanova di Modena, era padre di due figlie ventenni che ieri hanno raggiunto il luogo dell’incidente insieme alla madre.
Dal 2010, dopo la separazione dalla moglie, abitava a Parma dove aveva trovato lavoro come casaro, un mestiere che svolgeva già, per la Orlandini e Caprari, presso il caseificio Ex Aurora a Montechiarugolo, sempre in provincia di Parma. Montanari andava a trovare le figlie almeno un paio di volte alla settimana.
La Ducati su cui viaggiava il motociclista è stata sottoposta a sequestro e depositata all’interno di in un’autofficina in città in attesa dei rilievi dell’autorità giudiziaria.