Tutta la piazza per Paolo Belli in concerto con la Big Band - FOTO - VIDEO
Ieri sera Carpi ha tributato il successo al suo cantante con una folla festante Undici brani dal blues al boogaloo all’insegna della solidarietà con la sua terra
CARPI. Paolo Belli ha chiamato e la sua terra ha risposto con entusiasmo tributandogli una serata di successo proprio sul palco di casa.
Un'intera Piazza ieri sera ha infatti battuto le mani, cantato, saltato e ballato al ritmo del “Sangue Blues” del cantante e showman Paolo Belli che insieme alla sua Big Band ha calcato per la prima volta come protagonista assoluto il palco più illustre della sua città, all'ombra di quel grande gioiello architettonico che è il Torrione degli Spagnoli.
Undici brani che spaziano dallo swing al latin, al raggae, dal lindy hop al boogaloo: tantissime famiglie con passeggini, giovani e anziani si sono lasciati coinvolgere dall'irresistibile carica di questo artista che non ha mai dimenticato il suo territorio d'origine organizzando spesso eventi per ridonare un sorriso e aiuto concreto dopo calamità naturali come alluvione e sisma. E lo spettacolo è stata una continua interazione con il pubblico perché, come gli ha detto più volte Giorgio Panariello, Paolo ha i “tempi comici”, ovvero ha l'arte dell'intrattenitore, oltre quella del cantante.
«Sono emozionatissimo e onorato di essere qui questa sera, per la prima volta come unico protagonista, insieme alla Big Band, di uno spettacolo - dice entusiasta Paolo Belli nei camerini del Teatro Comunale, pochi minuti prima dell'esibizione - questa terra per me ha fatto tantissimo e sono onorato di restituire il calore che questa gente straordinaria mi dà. Sul palco e dietro le quinte si è aggirato il mio amico Red Ronnie per registrare la sua trasmissione Roxy Bar, incentrata per una puntata su questa splendida città».
Paolo Belli sta ricevendo proposte interessanti per il suo futuro artistico, ma «nel frattempo mi godo il concerto. Impossibile stabilire a priori una scaletta, la Band infatti sa benissimo che il foglio davanti a noi conta poco quando suoniamo - prosegue Paolo Belli - perché tutte le volte lo stravolgiamo con l'improvvisazione».
Durante la serata, all'allegria contagiosa di Paolo Belli si sono alternati anche momenti di raccoglimento «perché disastri come il terremoto non succedano mai più», ha detto l'artista.
Poi via con l'omaggio a quelli che Paolo ha definito i suoi maestri, a partire da Enzo Jannacci, con un'esilarante “Vengo anch'io, no tu no”, un sempreverde cantato insieme al pubblico.
Dal palco di Paolo Belli era possibile notare una distesa di sorrisi a perdita d'occhio ed è forse la qualità più grande di questo showman: donare gioia anche a chi ha patito sofferenze enormi come chi si trova a dovere fare i conti con i danni del sisma.