L'associazione del cuore/S. Vincenzo de’ Paoli: un secolo di aiuti a tutti gli svantaggiati - FOTO
L’importante società caritatevole ha un’attiva sede a Mirandola che soccorre poveri, carcerati e analfabeti
MIRANDOLA. La Società di San Vincenzo de’ Paoli è un'organizzazione cattolica internazionale di laici aperta a tutti coloro che vogliono vivere la propria fede cristiana a servizio delle persone che si trovano in condizioni di disagio e di bisogno: ogni forma di aiuto materiale, morale e spirituale è volta a promuovere lo sviluppo integrale della persona attraverso un'incisiva azione sociale. Sono circa 800mila i volontari che operano in 148 paesi, riuniti in 45.000 gruppi chiamati conferenze, fondate nel 1833 dal Beato Federico Ozanam a Parigi, dove vi è la sede generale. Oggi conosciamo La Società di San Vincenzo de' Paoli al Consiglio centrale di Carpi Onlus che fa parte della Federazione nazionale italiana della Società di San Vincenzo de’ Paoli con sede a Roma, che ha recentemente festeggiato con una targa commemorativa, collocata a Mirandola nella rotonda di via Mazzone, il bicentenario della nascita di Federico Ozanam.
«Carpi è il riferimento alla Diocesi di appartenenza (per tutti i Consigli Centrali in Italia il riferimento territoriale è quello della Diocesi) - spiega la presidentessa Irene Natali - da 20 anni la sede del Consiglio Centrale è a Mirandola, considerata la maggiore per la consistenza numerica delle Conferenze, che attualmente sono 5: tre a Mirandola, una a Carpi, una a Concordia».
Sono tante le attività portate avanti in questi anni dalla San Vincenzo di Mirandola: dall'aiuto economico alle persone in difficoltà, in collaborazione con gli assistenti sociali e altre associazioni del territorio, alle visite a domicilio fino all'accompagnamento verso la fuoriuscita dall'emergenza; dal doposcuola per gli alunni delle scuole elementari del territorio alle attività di alfabetizzazione ed aiuto scolastico nelle scuole elementari, medie e superiori; alfabetizzazione delle donne e degli adulti; aiuto nella ricerca della casa e del lavoro, in collaborazione con il Centro per l'impiego del territorio; organizzazione di corsi di ricamo e di altre antiche arti femminili; attività nel carcere di Modena.
«La Conferenza di Mirandola nacque, come si legge sull'atto costitutivo del 1902, per aiutare le vedove, gli orfani, le ragazze madri e le “giovani in pericolo”, gli ammalati e gli anziani: ricordiamoci che lo stato sociale è cominciato in Italia solo dopo il 1920 - spiega Natali - da allora come sappiamo le povertà non sono sparite ma hanno cambiato aspetto. Negli ultimi anni, tra la crisi e il terremoto che ci ha colpito, l'associazione, grazie ai generosi contributi provenienti da Consigli centrale e da Conferenze di altre zone, e in collaborazione con i Gruppi di volontariato Vincenziano e con le Suore della Carità di Pisa, ha potuto aiutare con varie modalità di intervento tante persone e famiglie in difficoltà, oltre a 4 piccole imprese artigiane e a 3 commercianti strozzati dalle tasse, a cui le somme offerte hanno permesso di ricominciare il lavoro e/o di fare fronte a qualche debito, riacquistando così la dignità personale. Inoltre, ospitiamo gratuitamente in un bel modulo abitativo 3 nuclei familiari in attesa della ricostruzione della casa». Negli anni Ottanta cominciavano anche le difficoltà delle famiglie a gestire l'andamento scolastico dei figli, con le mamme più assenti per motivi di lavoro o per le separazioni familiari. La San Vincenzo iniziò così ad organizzare doposcuola gratuiti. «Ma anche alla fascia degli anziani si sentì la necessità di offrire un servizio, in particolare alle signore che non si trovavano a proprio agio nel locale Centro Anziani Autogestito - prosegue Irene - nacque così nel 1985 il “Filò”, incontro settimanale per le signore, occasione di socializzazione, oltre che di aggiornamento culturale. Il Filò continua tuttora con incontri quindicinali nella Canonica, dopo che il terremoto ha reso inagibili i locali nell'ex Asilo di via Luosi dove si svolgevano anche altre attività come il doposcuola». Tra le varie attività, l'associazione è attualmente capofila del progetto “Volontari in circolo”, finanziato dalla Regione: esso si propone di fornire ai giovani competenze in vari campi, che daranno loro la possibilità di arricchire il curriculum.
Per info: 3387052620 - c.centralecarpi@alice.it, natali.irene@alice.it