Gazzetta di Modena

Modena

Malaguti, l’ingegnere che sfida il partitone

di Patrizia Cantusci
Malaguti, l’ingegnere che sfida il partitone

Nonantola. «Gestione decennale disastrosa, va stravolto tutto, dal municipio fino alle scuole»

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NONANTOLA. La lista civica “Nonantola nel Cuore” ha uno slogan che dà sostanza sia all’idea di partenza che al fine. Lo slogan è “Uniti per migliorare Nonantola” e ha in Matteo Malaguti il candidato sindaco. Trentasei anni, laureato in ingegneria gestionale, manager di un’azienda modenese di grande rilievo, ha una lunga esperienza politica. Esperienza che trova nella passione, nata quando era ancora universitario, l’elemento propedeutico che gli dà sicurezza e piglio. Consigliere comunale da 15 anni, consigliere provinciale negli ultimi cinque, sembra aver trovato ulteriore linfa in questa nuova azione politica che lo vede protagonista con la sua lista di candidati. «Si tratta di una Lista civica di cittadini che amano Nonantola. Cittadini di diverse provenienze che si sono uniti per dare un contributo credibile alla città, che è in notevole difficoltà. Non dimentichiamo che proviene da dieci anni fallimentari di giunta Borsari. Noi siamo tutti indipendenti dai partiti di appartenenza. Abbiamo scelto di fare un passo indietro, concentrandoci nella soluzione dei problemi del territorio. Nonantola ha problemi strutturali che hanno rallentato l’economia locale. Non c’è settore che non abbia risentito della crisi, ma piangersi addosso non serve. Il primo problema sono le infrastrutture. Trenta anni di ritardo su una tangenziale parlano da soli».

Ma c’è dell’altro: «Sicurezza, mercato in centro, raccolta differenziata, tasse, scuola. Abbiamo chiesto un assessorato alla sicurezza e vigili di quartiere e di frazione. Quanto alla raccolta differenziata porta a porta non accettiamo che ai confini della città ci sia un inceneritore che serve anche per rifiuti che arrivano da fuori città, perciò abbiamo chiesto di rivedere il progetto. Si chiede al cittadino un impegno notevole? Ebbene, una risposta di alleggerimento in tal senso secondo noi gli è dovuta».

Ma il cavallo di battaglia riguarda le tasse. «Con un’autentica revisione e riorganizzazione dell’apparato comunale è possibile eccome. Ha idea della riduzione di imposte alla quale si può arrivare con uno snellimento dell’apparato e con, al contempo, un’azione di sussidiarietà come quella che abbiamo chiesto per le scuole? Abbiamo proposto un polo unico scolastico. Quindi uno spostamento delle elementari alla struttura della scuola media. Considerato anche che le Cervi hanno una collocazione infausta. Ma la sussidiarietà può essere applicata in molti altri ambiti. Discorso diverso vale per l’Unione dei Comuni: è una struttura burocratica e non di alleggerimento. Una fusione avrebbe portato, invece, un risparmio notevole».