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Ferrari in Cina, primo podio con dedica e successo al salone di Pechino FOTO 1 / FOTO 2

Ferrari in Cina, primo podio con dedica e successo al salone di Pechino FOTO 1 / FOTO 2

Alonso ottiene il terzo posto e rivolge un pensiero a Domenicali. Ma i cinesi impazziscono per la California T

20 aprile 2014
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«Una bella sorpresa, siamo ancora in corsa». Le parole di Fernando Alonso dal podio del Gp della Cina suggellano un weekend delicato per la Ferrari, che aveva bisogno di risultati per uscire dal grigiore e che con il terzo posto dello spagnolo può ripartire con rinnovato ottimismo. Il successo di Alonso - così si può chiamare dato che per ora le Mercedes, alla quarta vittoria stagionale e alla terza doppietta di fila con Hamilton e Rosberg, partecipano ad un altro campionato - mette in secondo piano il difficile momento di Kimi Raikkonen, solo ottavo, che sta poco contribuendo alla causa.

Il lavoro fatto dal team dopo la brutta prova in Bahrain ha pagato ma non ci si può fermare qui: «Questa è la Ferrari, dobbiamo dare continuità», ha detto a caldo il nuovo team principal, Marco Mattiacci, che ora ha davanti tre settimane di intenso lavoro in vista della prossima gara, a Barcellona. L'ottimismo che emerge a Maranello non è però lontanamente paragonabile alla Pasqua in casa Mercedes, che festeggia il trionfo di Lewis Hamilton, leader della corsa dall'inizio alla fine, e la buona prova di Nico Rosberg. Il britannico, alla 25/a vittoria in carriera (come Lauda e Clark), è ora staccato di soli 4 punti dal tedesco, ancora primo nel Mondiale piloti, ed ha dimostrato di essere una cosa sola con la sua velocissima Stella d'argento gestendo la gara senza patemi. Rosberg, scivolato al sesto posto al via anche per una toccata con Bottas, si è «divertito a fare tanti sorpassi con la macchina più potente», ha detto poi, togliendo infine con facilità anche il secondo posto ad Alonso. Lo spagnolo è stato molto abile nel gestire le F14T, uscita fortunosamente illesa da un duro contatto ruota a ruota con Felipe Massa appena dopo il semaforo.

Il pilota Ferrari, scampato il pericolo, si è trovato terzo alle spalle di Hamilton e Vettel e ha sempre tenuto un buon ritmo, poi sfruttando i pit stop è riuscito ad occupare a lungo la seconda posizione prima di dare strada all'arrembante Rosberg. Niente da fare invece per Daniel Ricciardo, che nel finale ha tentato inutilmente di raggiungere l'asturiano. La Red Bull non è la Mercedes e Alonso, nonostante qualche problema alle gomme, ha difeso il podio che vale anche il terzo posto nella classifica piloti. Quinto al traguardo, ma staccato un bel pò da Ricciardo, è giunto Sebastian Vettel, ancora non al 100% nel rapporto con la monoposto 2014. Il tedesco ha anche dovuto lasciare strada al giovane compagno di team, un'onta per il 4 volte campione del mondo.

Quanto agli altri team, le Williams hanno cercato di dare spettacolo al via, con Massa e Bottas a cercare spazio a sportellate, ma mentre il finlandese ha chiuso settimo alle spalle di Hulkenberg con la Force India, l'ex ferrarista è stato tradito dal team durante un pit stop, perdendo tanto tempo e ogni speranza di finire nei dieci. Una curiosità: per un errore, ad Hamilton è stata esposta la bandiera a scacchi alla fine del 55/o giro sui 56 previsti. Il britannico ha chiesto lumi e poi, rassicurato dai box, ha completato la corsa. La direzione di gara ha però deciso di fissare l'ordine di arrivo al 54/o giro, scelta ininfluente sulla classifica.

Arriva anche il doppio debutto al salone di Pechino per la Ferrari, che in un'affollata conferenza stampa ha presentato il proprio logo celebrativo dell'anno del Cavallo in Cina e la nuova Ferrari California T, ultima nata della Casa di Maranello. Il logo rappresenta un tradizionale sigillo imperiale con il Cavallino Rampante e un augurio scritto a fianco, «che l'anno del Cavallo porti successo», combinando la millenaria tradizione cinese della scrittura, della calligrafia e dell'incisione dei sigilli. Tagliato a forma di timbro e immerso nel rosso Ferrari, rappresenta l'eccellenza del Cavallino Rampante. Il simbolo è presente sullo stand di Pechino e accompagna la vera novità del Salone, la Ferrari California T. La vettura ha una potenza aumentata di 70 cavalli rispetto alla precedente California, ma grazie alla tecnologia turbo la sua cilindrata è di 3.885 centimetri cubici con consumi ridotti del 15%. Nello stand Ferrari sono esposte anche le altre vetture della gamma: tra queste ad attirare maggiormente l'attenzione è la 458 Speciale, altro modello mostrato per la prima volta al grande pubblico cinese.