Gazzetta di Modena

Modena

L’AZIENDA CARPIGIANA DI abbigliamento

Liu Jo in Borsa? Marchi smentisce

Liu Jo in Borsa? Marchi smentisce

«Contenti di essere ritenuti un player valido: per ora nulla di deciso»

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«Siamo contenti che Liu Jo rappresenti per Piazza Affari un interessante player per questo passaggio, ma non abbiamo preso alcuna decisione». A parlare è Marco Marchi, titolare della Liu Jo di Carpi, nota azienda di abbigliamento nata nel distretto carpigiano e ora famosa in tutto il mondo. Marchi è perentorio e smentisce la possibile quotazione in Borsa Italia. Certo i “numeri” ci sarebbero, né esistono pregiudiziali. Ma non è, ancora, il momento per l'azienda carpigiana. A riparlarne è stato, nei giorni scorsi, il Corriere Economia, dove veniva spiegato l'interessamento di Piazza Affari per un colosso dell'abbigliamento come la Liu Jo, per un possibile ingresso in Piazza Affari. Ad essere sinceri è da anni che se ne parla. Le prime indiscrezioni (e tali sono rimaste, almeno finora) risalgono persino al 2007, ogni volta puntualmente smentite. Anche oggi.

«Siamo orgogliosi di questo interessamento da parte di Piazza Affari – prosegue Marchi – ma al momento non abbiamo deciso nulla. Prendiamo atto di questa affermazione. Ma nulla di più». Nessuna quotazione, dunque, per Liu Jo, che pure si definisce come un'azienda di successo. L'azienda carpigiana, infatti, è tra le nove grandi imprese del territorio di Carpi, che da sole accentrano il 44,5 per cento del fatturato del distretto tessile. Marchi comincia come contoterzista nel 1985, e già nel 1990 riesce ad allargare il giro d'affari. E a metà degli anni Novanta i fratelli Marchi (Marco e Vannis) optano per la creazione di un proprio brand total look dando vita alla Liu Jo. Liu Jo, dunque, è passata progressivamente da un fatturato annuo di 91 milioni di euro nel 2005, con un utile netto di 12 milioni di euro e 174 dipendenti, a un fatturato di 273 milioni di euro nel 2012, con un utile netto di 32 milioni di euro e 495 dipendenti.