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Chiude Moreno Macchine Utensili

Chiude Moreno Macchine Utensili

Bomporto. L’azienda di Villavara annuncia il concordato: 70 posti di lavoro a rischio e oggi sciopero degli operai

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BOMPORTO. Un’azienda storica, moderna e ammodernata anche dopo la costruzione del maxi e innovativo capannone sulla Panaria Bassa. Un’azienda che vantava di essere tra i leader mondiali del settore, ma che negli ultimi mesi ha avuto un tracollo che l’ha portata a finire in amministrazione controllata e a chiedere il concordato preventivo in continuità. È la storia di un tracollo difficile da spiegare, ma la Moreno Macchine Utensili ha davanti a sé un futuro nebuloso. E così oggi il sindacato Filcams/Cgil hanno proclamato lo sciopero per l’intero turno di lavoro con presidio davanti allo stabilimento di Villavara dalle ore 8 alle 12.

«Fino al 2012 si poteva tranquillamente definire leader nel commercio e noleggio di macchine utensili, ma da marzo del 2013 si trova in liquidazione - spiega Alessandro Fili della Filcams/Cgil - Nonostante si stia parlando di una ditta in piena zona sismica, la causa della messa in liquidazione, una volta tanto, non è da attribuirsi al solo terremoto. Nel 2012 la perdita di un importante marchio, commercializzato da anni dalla Moreno Macchine Utensili, ha portato la ditta all’attivazione di una cassa integrazione straordinaria a dicembre».

«L’accordo per la cassa integrazione sottoscritto in Provincia con il sindacato - continua Fili - doveva rappresentare la concreta possibilità di traghettare la ditta verso contesti economici più favorevoli. Inaspettatamente, dopo solo due giorni dalla firma dell’accordo e senza la minima informazione al sindacato, è stata avviata una procedura di concordato in continuità».

L'epilogo è stata la messa in liquidazione a marzo, paradossalmente proprio mentre era in corso un Open House che avrebbe dovuto rilanciare l’attività della ditta, tanto che nel volantino di presentazione dell’evento si legge: “Per la parte commerciale verranno presentati i nuovi marchi che saranno commercializzati a livello nazionale”; “Più di 30 anni di esperienza al servizio del Vostro futuro”.

«I 70 lavoratori e le loro famiglie aspettano ormai da troppo tempo che si faccia chiarezza sul loro futuro, - aggiunge il sindacalista della Filcams/Cgil - aggrappandosi ogni giorno alle rassicurazioni da parte della direzione aziendale, rassicurazioni che purtroppo si sono infrante contro la decisione di mettere la ditta in liquidazione».

«Confidiamo - conclude Fili - che la richiesta di intervento avanzata nei giorni scorsi dalla Filcams-Cgil alla Provincia, richiesta che ha già trovato un interessamento, porti nel più breve tempo possibile alla risoluzione di una situazione che ad oggi non trova alcuna concreta risposta da parte di una realtà aziendale che, nonostante avesse retto all’urto del sisma, è comunque incredibilmente crollata nei pochi mesi del 2013».

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