Le lacrime di Antonella
Il sindaco di Camposanto: «Ma davanti ai miei elettori mai»
MIRANDOLA. «Ringrazio il Presidente, le sue parole valgono oro, servono tanto, ora e ancor di più dopo». Antonella Baldini, con la sua bella fascia tricolore, è seduta nelle prime file, saluta i suoi colleghi, come lei vittime del terremoto, e si commuove. Non lo nasconde, come se la tensione, la rabbia nel vedere un gioiellino come il suo piccolo centro, tremila abitanti in tutto, con un centro e dieci frazioni, sfregiato nei suoi simboli dal sisma a un certo punto non fosse più contenibile. Non si trattiene il sindaco Baldini, ma si ricompone subito e riassume un ruolo. «È stato solo un momento, ha senso commuoversi qui, con tanti colleghi con i quali ci siamo scambiati per la prima volta in questi giorni, paure e speranze, così come ha senso commuoversi per le parole di incoraggiamento del Presidente. Ma non mi vedrete mai commossa di fronte ai miei compaesani». Antonella rappresenta la parte più bella delle istituzioni, i sindaci, non a caso citati a più riprese da Napolitano come un modello.
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