Gazzetta di Modena

L’intervento

Via libera per l’ex Palaspecchi di Ferrara: «Bonificare l’area con urgenza»

Silvia Giatti
Via libera per l’ex Palaspecchi di Ferrara: «Bonificare l’area con urgenza»

L’opposizione contesta la mancata previsione delle spese in Bilancio

26 luglio 2024
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Ferrara La quinta Commissione consiliare sull’ambiente, presieduta dal consigliere Luca Caprini, approva all’unanimità la delibera di urgenza per la realizzazione dei lavori di bonifica di quell’area dell’ex Palazzo degli Specchi ancora non rigenerata e che vedrà sorgere 53 alloggi di edilizia sociale. Il voto si è tenuto ieri pomeriggio, nel corso della riunione della Commissione che aveva al centro della discussione proprio il carattere di urgenza della delibera per i lavori di bonifica. Opere di fatto urgenti «perché è urgente poi la realizzazione dei 53 alloggi che dovranno essere terminati entro giugno 2026» è stato detto, affinché le spese possano essere coperte dai fondi del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) che fa capo al Pnrr.

«La bonifica dell’area, dove ci sono anche animali morti», spiegano inoltre ai commissari presenti i dirigenti Alessio Stabellini del settore Ambiente del Comune e il dirigente del settore Tecnico Fabrizio Magnani. Con loro il vicesindaco Alessandro Balboni che ha presentato il documento da approvare. I due dirigenti hanno cercato di illustrare sia le ragioni dell’urgenza dei lavori di bonifica sia il tipo di interventi previsti. «L’urgenza nasce dal fatto che deve essere tutelata la salute dei lavoratori che poi dovranno iniziare a realizzare gli alloggi» precisa ancora Stabellini che in questo modo replica alle perplessità sollevate dal capogruppo del Pd Maurizio Buriani che, annunciando comunque il suo voto favorevole, solleva la perplessità sia sul fatto che queste opere «di solito sono a carico di chi poi effettua i lavori di rigenerazione e dunque non richiedono spese extra». Buriani poi aggiunge: «Non capiamo inoltre perché questa discussione non è stata affrontata in Commissione edilizia». Derattizzazione, lotta alle zanzare per la troppa erba alta e in mezzo ad acquitrini. E poi ancora: smaltimenti di rifiuti pericolosi, non pericolosi e speciali «che devono essere trattati da aziende specializzate» prosegue Stabellini, che cerca di azzerare le perplessità sollevate dai commissari di opposizione. Come quelle di Leonardo Fiorentini che per chiarezza di verità sottolinea inoltre che «la rigenerazione che si va realizzando fu comunque decisa due mandati fa». Il costo degli interventi è di quasi 140mila euro «e sarà per buona parte finanziato con il Fondo di riserva e in parte con risorse del settore ambiente» precisa Balboni.

«Opere in programma da tempo. Perché non aver previsto la voce di queste spese in Bilancio, anziché andare ad attingerle dal Fondo di riserva?», chiede invece il consigliere del Pd Enrico Segala. Per primo gli risponde il dirigente Magnani che informa i presenti, inoltre, che «il Comune dal 26 di giugno ha il decreto di possesso dell’area», ovvero, da fine giugno, l’amministrazione è proprietaria dell’area che fino a quella data era invece della società, in liquidazione, "Ferrara 2007". Società, inoltre, inadempiente per quanto riguarda proprio le opere di bonifica dell’area. Anche dopo «l’ordinanza del sindaco dell’anno 2023», aggiunge Stabellini che puntualizza: «Solo dopo che l’area è diventata del Comune, con un indennizzo pagato a "Ferrara 2007" di circa 3milioni e 300mila euro, siamo potuti entrare e valutare la situazione. Poi ci sarà la rivalsa delle spese sostenute sulla ex proprietà, per la sua inottemperanza».