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Torna l’ora legale: e se fosse meglio tenerla tutto l’anno per risparmiare?

Torna l’ora legale: e se fosse meglio tenerla tutto l’anno per risparmiare?

L’84% degli europei chiede lo stop al cambio, ma c’è anche chi sostiene l’esatto opposto

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MODENA. Ci siamo, domenica si torna all’ora legale. Alle due della notte le lancette andranno spostate un’ora in avanti togliendoci un’ora di sonno. E rilanciando quello che negli ultimi anni è diventato un dilemma per tutte Europa. È giusto continuare con questi cambi d’orario?

Il dibattito
È meglio proseguire tutto l’anno con l’ora solare, come vorrebbe l’84% degli europei oppure utilizzare tutto l’anno l’ora legale?
Se l’Europa ha tentato sin qui inutilmente di perseguire la prima strada, l’ultimo tentativo - come scrivevamo lunedì scorso - verrà fatto nei prossimi mesi, ma pare difficile mettere d’accordo tutti i 27 paesi; da qualche tempo c’è chi sostiene la teoria opposta quella in favore dell’ora “legale forever” per favorire il risparmio energetico.

Gli studi
La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) – nota a livello internazionale per il suo impegno nella ricerca scientifica sulla qualità dell’acqua, dell’aria e il risparmio energetico – e l’associazione Consumerismo No Profit spingono da tempo affinché il Governo e l’Unione Europea prendano in seria considerazione questa opzione.
I risparmi stimati - particolare non trascurabile in questi tempi di bollette esoste - supererebbero il miliardo di euro nei primi due anni e si taglierebbero emissioni di CO2 per oltre 200.000 tonnellate l’anno.

Quali vantaggi?
Secondo gli esperti i vantaggi sarebbero diversi, si potrebbero infatti ridurre i consumi di energia, guadagnando un’ora di sole al giorno, con benefici anche psicofisici.
Secondo Sima: «Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio».
Privati cittadini, commercianti e imprese, come si è visto in questi ultimi mesi, rischiano di trovarsi in serie difficoltà a causa della fluttuazione del prezzo di luce e gas, con possibili ripercussioni sull’aumento delle bollette. Ora l’arrivo della bella stagione taglierà i costi del riscaldamento, ma a fine ottobre il problema si ripresenterà puntuale. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, lo scorso anno, "nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 340 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 130 mila famiglie".

La proposta e la possibilità
La stessa Sima ha da tempo presentato al Governo una proposta per l’istituzione dell’ora legale tutto l’anno, avviando anche – insieme a “Consumerismo No Profit” – una petizione online, che alla fine dell’ottobre scorso quando venne rilanciata questa proposta aveva raggiunto quasi 350.000 firme.
Si tratta di una possibilità garantita dall’Unione Europea sin dal 2019 quando è stata approvata una Direttiva che dava la possibilità agli Stati Membri di scegliere per la sola ora legale, ponendo fine al cambio di orario.
Senza dimenticare, spiegava a fine ottobre Alessandro Miani, presidente di Sima, le ripercussioni sulla salute umana del passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa.
«Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore».
Il che può avere effetti sulla pressione e sul cuore, come dimostrato da alcuni studi, tra cui quello pubblicato dall’Università di Stoccolma che ha calcolato un aumento del 4% di attacchi di cuore nei 7 giorni che seguono il passaggio al nuovo orario.

L’ora in meno di sonno
Inoltre questa semplice ora in meno di sonno, si fa sentire a lungo nel corso della settimana successiva. Sono in tanti a lamentare problemi di insonnia nei giorni di passaggio, perché si tratta comunque di uno sfasamento concepito come un piccolo jet-leg, con «conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali», continua Miani.
Inoltre si è registrato un aumento di incidenti stradali e sul lavoro, proprio a causa di una minore concentrazione. Oltre ai vantaggi economici, il mantenimento dell’ora legale tutto l’anno avrebbe un impatto significativo sulle emissioni di CO2. Evitando l’uso eccessivo di fonti fossili per la produzione di energia elettrica, si stima che si possano ridurre le emissioni climalteranti di circa 200.000 tonnellate all’anno. Questo contribuisce non solo alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo l’inquinamento atmosferico, ma anche alla salute pubblica. Inoltre, una maggiore esposizione alla luce solare è stata associata a benefici per il benessere psicofisico delle persone. Le giornate più lunghe migliorano l’umore, favoriscono la produzione di vitamina D e incentivano attività all’aperto, contribuendo a uno stile di vita più sano.