Aumentano molestie e casi di catcalling a Modena: «Il problema è grave»
Le studentesse del Muratori-San Carlo cercano risposte in città
Modena e catcalling: età e sesso ne influenzano l’opinione? La classe 5F del Liceo Muratori-San Carlo ha cercato di trovare la risposta a questa domanda tra le strade della città. Dalle testimonianze riportate si evince un confronto tra generazioni e generi, che può suscitare profonde riflessioni su un tema che ancora oggi rimane delicato.
«Succede quasi ogni giorno»
«Fischi e commenti inopportuni? A Modena ne ricevo sempre, quasi tutti i giorni» - racconta Letizia Lampis, giovane universitaria nella nostra città. «Un giorno in particolare, mentre slegavo la bici, un uomo mi è passato di fianco e mi ha toccata, per poi continuare a seguirmi. È stata la cosa più brutta che mi sia successa qua».
Sabrina Pellegrino, altra ragazza di circa vent’anni, ci fornisce una testimonianza concorde: «Non mi sento per niente sicura e soffro molto per questa cosa, perché non riesco a girare da sola neanche sotto casa mia. Per essere il più sicura possibile evito ogni situazione pericolosa che posso, tenendomi alla larga soprattutto dai Giardini Ducali e dal parco Novi Sad, dove non passerei mai».
«Molestie ingiustificabili»
Continuando a camminare per le vie del centro storico, le opinioni di donne e uomini hanno poi preso strade diverse. «Queste molestie non sono assolutamente giustificabili con l’abbigliamento di chi le riceve, non avvengono solo quando una ragazza è più scoperta, ma anche d’inverno», queste le parole di Benedetta Pezzuoli, che concordano con le testimonianze di tutte le donne intervistate. Una signora, riflettendo sulla sua esperienza, mette in luce il paragone tra ieri ed oggi.
«Quando ero giovane mi è capitato di ricevere molestie, ma anche adesso, qualche volta. Penso che ormai sia diventato un comportamento normalizzato, purtroppo. Spesso chi compie questi gesti non comprende la gravità delle sue azioni e rispetto al passato la situazione è peggiorata, prima non era così diffuso». Le donne di qualsiasi fascia d’età sono colpite da questa violenza, dalle più anziane a ragazze appena adolescenti, come due quindicenni. Le due, infatti, raccontano di essere state importunate da uomini di generazioni diverse.
«Con gli adulti ho paura»
«Con i coetanei ignoro, mentre con gli adulti ho paura e chiamo mio padre», dicono. Un interesse particolare è stato posto anche sul possesso, da parte delle donne, di oggetti di autodifesa. Una giovane incontrata in centro in particolare, sottolinea l’importanza della capacità di reagire qualora il catcalling si spinga oltre a fischi e parole. «L’autodifesa è importante e ho fatto il corso, in modo da non dovermi sentire impotente». Nonostante le svariate opinioni, tutti i cittadini intervistati concordano sul fatto che, davanti ad una scena di molestie, sia fondamentale intervenire in aiuto della vittima.
*studentesse del liceo Muratori-San Carlo, classe 5F