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Modena, il dolore del derby mancato: ora il futuro va riscritto

Riccardo Panini
Modena, il dolore del derby mancato: ora il futuro va riscritto<br type="_moz" />

Difficile migliorare i 48 punti dell’anno scorso

04 maggio 2024
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MODENA. La sconfitta nel derby con la Reggiana al Mapei è stata una radiografia impietosa. Inutile nascondere ciò che ormai risulta lampante. Fino alla gara col Sudtirol, l’involuzione nel rendimento e il blocco mentale per la lunga serie senza vittorie erano stati fattori che avevano tenuto in scacco valutazioni e giudizi. Cambiato Bianco con Bisoli (due tecnici agli antipodi) e ritrovato il successo proprio contro gli altoatesini che oggi è persino riduttivo definire vitale, gli alibi sono caduti lasciando scoperte le crepe di un progetto tecnico che, a questo punto, non si può far altro che certificare come fallito. Sulla partita c’è poco da dire. Un derby, quello coi granata, che era incanalato sullo 0-0 e che invece il Modena ha perso per uno scellerato intervento di Oukhadda che ha servito alla Reggiana i tre punti; ad un primo tempo in cui i gialli hanno espresso anche la volontà di controllare il gioco salvo schiantarsi contro l’incapacità cronica di inquadrare la porta, ha fatto seguito una ripresa nella quale una condizione atletica precaria e un atteggiamento troppo rinunciatario hanno dato slancio ai granata. Alla salvezza manca giusto l’ultimo millimetro ma un finale così mesto e avvilente non può che portare dritto dritto alle conclusioni.

FUTURO DA RISCRIVERE
Bisoli nel dopo partita ha ripetuto ossessivamente: «C’è molta amarezza ma abbiamo gettato le basi per il prossimo anno». Capiamo il punto di vista del tecnico, a Modena da poco e costretto a cucinare ritrovandosi a disposizione un frigo ormai vuoto tra fiato corto e infortunati. Però la prossima stagione non può essere inquadrata se non riflettendo su questa al crepuscolo. A giugno gli obiettivi erano sempre stati lasciati sfumati nei contorni. L’idea era quella di un miglioramento, una crescita senza obblighi ma difficilmente il Modena potrà arrivare ai 49 punti di Tesser che mancò di un soffio gli spareggi promozione. La scelta di Bianco è stata un azzardo: va bene la scommessa, diverso è un all-in senza rete di salvataggio. Le valutazioni da parte di Vaira su alcuni singoli che hanno sbagliato l’appuntamento aggravano in quadro. Oukhadda, Duca, Giovannini, pure lo stesso Bonfanti, hanno mancato il salto di qualità oltre ad un reparto offensivo rivoluzionato a gennaio che ha stentato oltre il consentito.

TUTTO IN MANO AI RIVETTI
E qui torniamo alle basi evocate da Bisoli. Tutto ora è in mano ai Rivetti che dovranno prendere decisioni chiare e veloci. Per la prima volta la proprietà sarà chiamata ad una ristrutturazione con novità che potrebbero riguardare anche l’area tecnica gialloblù. Obiettivi certi, investimenti, idea chiara di gioco fatta di una difesa organizzata e un attaccante da doppia cifra, oltre ai punti fermi di un gruppo che ha sempre mostrato valori importanti dal punto di vista morale e caratteriale: sono queste le basi dalle quali ripartire e a cui probabilmente alludeva insistentemente Bisoli dopo il derby.