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Reggio è tabù per il Modena: la vittoria manca da 74 anni

Claudio Romiti
Reggio è tabù per il Modena: la vittoria manca da 74 anni

E al Mapei (o ex Giglio) i gialli non hanno mai segnato

30 aprile 2024
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E domani il Modena ci riprova. A vincere in casa della Reggiana, dove il successo in partite di campionato manca da 74 anni. Un’astinenza per niente confortata dalla vittoria (2-1, Veronese e Fabbrini) in Coppa Italia dell’agosto 2000, conquistata dalla Longobarda, che proprio in quel periodo emetteva i primi… vagiti. Tanto meno può confortare l’1-0 (Bernacci su rigore) scaturito nell’amichevole dell’agosto 2011. Per le statistiche e, spesso, anche per i tifosi contano solo le gare di campionato.

Così, nella competizione più importante per trovare un successo dei gialli in casa dei granata bisogna sempre risalire al 15 ottobre 1950, a quel 2-1 firmato da Toth e Brighenti I. Cioè a 74 anni fa, o, per i più pignoli, a 73 anni e 213 giorni orsono. Successivamente il Modena ci ha provato altre 26 volte, portando a casa però solo 11 pareggi, a fronte di 15 sconfitte, e la 16esima fu cancellata per il fallimento del club, e con uno score di 10 gol segnati e 34 subiti. E pensare che nelle 6 trasferte prima del 1950 in casa della Regia erano arrivate 4 vittorie del Modena, le prime due travolgenti (5-0 nel 1920 e 4-1 nel 1924) e 2 pareggi, ma poi i gialli non sono più riusciti a essere corsari al di là della Secchia. Neppure nelle stagioni migliori, quelle concluse con una promozione. Il caso forse più clamoroso nella Serie B 1961/62: alla fine il Modena si piazzò terzo ritornando così in Serie A e la Reggiana arrivò penultima retrocedendo in C, ma il derby in casa dei granata era finito con un 3-0 a loro favore. Una quarantina d’anni dopo anche la Longobarda, dopo la già ricordata vittoria in Coppa Italia, si dovette accontentare del pareggio a reti bianche nella trasferta reggiana di un campionato vinto alla grande, nel quale invece i granata si salvarono dalla retrocessione solo con la doppia sfida di playout con l’Alzano Virescit. Il sortilegio colpì nella maniera più beffarda il Modena di Mascalaito nella Serie C 1985/86: a sei giornate dalla fine, con le due squadre ancora in corsa per la promozione, il derby a Reggio terminò 1-1, ma dopo che all’89esimo minuto il portiere granata Facciolo aveva parato due rigori sotto la curva reggiana al vecchio stadio Mirabello. Il primo era stato calciato da Domini, bersagliato però da una pioggia di oggetti lanciati dai tifosi di casa, tanto che l’arbitro aveva ordinato la ripetizione. Anche la successiva battuta di Longhi era stata disturbata dai lanci, ma il direttore di gara non se l’era sentita di ordinare un’altra ripetizione. I gialli comunque alla fine riuscirono lo stesso a salire in Serie B. Dopo che un anno e mezzo fa con Tesser aveva ritrovato in una settimana la vittoria in casa sia di Parma che di Spal (mancavano da 39 anni), e vinto per la prima volta nel 2005 a Bologna, dopo 93 anni di tentativi, si cerca di abbattere anche il tabù di Reggio, sia nella versione stadio Mirabello, che Giglio e Mapei Stadium (dove non ha neanche mai fatto gol). Contro la Reggiana di due ex presidenti gialloblù, il Modena ci riprova con un bolognese sulla panchina e con un modenese (Abiuso) al centro dell’attacco.